Non dobbiamo
trascurare un “indizio” importante per cercare di capire quali siano gli
“scopi” del “Laboratorio”, e la strategia che ha deciso di adoperare. Lo scopo
è evidente: giungere a quella nuova strutturazione della società di cui il
“modello mondiale” ha bisogno. La strategia consiste nell’uso
dell’omosessualità come fattore attivo. “Fattore attivo” significa che può
funzionare, e funziona, sia in senso positivo sia negativo, come tratto culturale
normalmente presente nella dinamica sociale. Sottolineo il “normalmente
presente” dato che l’omosessualità non lo è stata mai fino a ieri, né nella
nostra società, né in nessun’altra….
Per quanto
si possa accapigliarsi su questo problema all’infinito, rimane inamovibile il
fatto che l’omosessualità è sterile. Come tale non può essere considerata
normale in nessuna società, visto che il primo compito, sia naturale sia culturale
di un gruppo, quali che siano i suoi ideali, le sue mete, i suoi strumenti
tecnologici e scientifici, è provvedere alla propria sopravvivenza nel tempo.
E’ evidente, invece, che nella società odierna l’omosessualità è stata spinta a
emergere, a diventare, come dicevo, fattore attivo, normale, della dinamica
sociale, con dispendio di enormi forze in tutti i campi per capovolgerne il
generale giudizio negativo: pubblicità, moda, mezzi di comunicazione,
spettacoli televisivi e cinematografici, leadership politica, consenso morale,
matrimonio. Il procedimento messo in atto è stato analogo, a parte le
dimensioni, a quelli ben studiati dalla pubblicità: porto l’oggetto alla
ribalta associandolo a una figura molto nota, a un divo che, vagamente simile
agli eroi di altri tempi, nel momento in cui muore, assolutizza la propria
valenza potente. Simultaneamente allo shock di questa emozione, ne suggerisco
i nuovi significati: sono omosessuali
anche i leader carismatici nel campo più potente per definizione, quello
dell’azione politica, della vita dio gruppo…
Gli
omosessuali oggi ne rivendicano silenziosamente, con la loro emersione al
massimo livello di guida della società, la funzione primaria di fondazione
della società stessa…
L’omosessualità,
pertanto, nel momento in cui afferma la propria “normalità-uguaglianza”,
afferma anche la propria superiorità, quella dell’assolutizzazione della
potenza del pene. Il fatto che sia balzata, così all’improvviso, sul
palcoscenico dei maggiori valori europei, non è, non può essere un caso…
D’altra
parte non è e non può essere un caso neanche l’improvviso apparire, sulla scena
dell’informazione di massa, della cosiddetta pedofilia, il cui nome nasconde la
vera natura…
dal libro: La
dittatura europea, Rizzoli, 2010, pagine 159-162.
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