lunedì 6 gennaio 2014

LA STERILE DITTATURA OMOSESSUALE

Non dobbiamo trascurare un “indizio” importante per cercare di capire quali siano gli “scopi” del “Laboratorio”, e la strategia che ha deciso di adoperare. Lo scopo è evidente: giungere a quella nuova strutturazione della società di cui il “modello mondiale” ha bisogno. La strategia consiste nell’uso dell’omosessualità come fattore attivo. “Fattore attivo” significa che può funzionare, e funziona, sia in senso positivo sia negativo, come tratto culturale normalmente presente nella dinamica sociale. Sottolineo il “normalmente presente” dato che l’omosessualità non lo è stata mai fino a ieri, né nella nostra società, né in nessun’altra….
Per quanto si possa accapigliarsi su questo problema all’infinito, rimane inamovibile il fatto che l’omosessualità è sterile. Come tale non può essere considerata normale in nessuna società, visto che il primo compito, sia naturale sia culturale di un gruppo, quali che siano i suoi ideali, le sue mete, i suoi strumenti tecnologici e scientifici, è provvedere alla propria sopravvivenza nel tempo. E’ evidente, invece, che nella società odierna l’omosessualità è stata spinta a emergere, a diventare, come dicevo, fattore attivo, normale, della dinamica sociale, con dispendio di enormi forze in tutti i campi per capovolgerne il generale giudizio negativo: pubblicità, moda, mezzi di comunicazione, spettacoli televisivi e cinematografici, leadership politica, consenso morale, matrimonio. Il procedimento messo in atto è stato analogo, a parte le dimensioni, a quelli ben studiati dalla pubblicità: porto l’oggetto alla ribalta associandolo a una figura molto nota, a un divo che, vagamente simile agli eroi di altri tempi, nel momento in cui muore, assolutizza la propria valenza potente. Simultaneamente allo shock di questa emozione, ne suggerisco i  nuovi significati: sono omosessuali anche i leader carismatici nel campo più potente per definizione, quello dell’azione politica, della vita dio gruppo…
Gli omosessuali oggi ne rivendicano silenziosamente, con la loro emersione al massimo livello di guida della società, la funzione primaria di fondazione della società stessa…
L’omosessualità, pertanto, nel momento in cui afferma la propria “normalità-uguaglianza”, afferma anche la propria superiorità, quella dell’assolutizzazione della potenza del pene. Il fatto che sia balzata, così all’improvviso, sul palcoscenico dei maggiori valori europei, non è, non può essere un caso…
D’altra parte non è e non può essere un caso neanche l’improvviso apparire, sulla scena dell’informazione di massa, della cosiddetta pedofilia, il cui nome nasconde la vera natura…
dal libro: La dittatura europea, Rizzoli, 2010, pagine 159-162.

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