L’articolo
apparso sul sito web Neuroscienze.net e la notizia riportata da poco
riguardo la scoperta della “ragnatela cosmica” (o rete quantistica
composta da gas o gas ionizzati, plasma, energia), che collega fra loro
le galassie, sistemi stellari, pianeti, viene comunemente denominata “Rete Quantistica”
ed è stata osservata per la prima volta, grazie alla luce diffusa da un
quasar distante che ha illuminato i filamenti. Descritta su Nature, la
scoperta si deve a uno studio coordinato dall’astronomo italiano
Sebastiano Cantalupo che lavora negli Stati Uniti presso l’università
della California a Santa Cruz.
Portali spazio-temporali o Stargate creati nel DNA, attivano una connessione con la Rete Quantistica dell’Universo
Tutto ciò
che è stato divulgato ora è la fotocopia o meglio dire, l’impronta delle
ricerche che sto conducendo da anni sulle proprietà e le funzioni del
DNA correlate nel campo della fisica quantistica. Sono stato sempre
convinto che il DNA rappresenta il vero Sacro Graal, una piccola
molecola che se sottoposta a determinati tipi di frequenze, essa si
attiva e crea un’apertura o portale dimensionale che prende la forma di
una vera Coppa. Attraverso il DNA possiamo connetterci con la Rete
Quantica (energetica) dell’Universo e possiamo diventare un unico
organismo vivente, connesso tramite filamenti energetici molto simili
alle sinapsi neurali.
La scoperta della Matrix o Ragnatela Cosmica ( Matrice dell’Universo), spiega come il cosmo o vuoto quantistico, sia in realtà PIENO di energia, più che altro composto da Filamenti di Energia, quello che gli Indiani nativi americani chiamavano la RAGNATELA COSMICA. Infatti il famoso detto o saluto indiano del Mitakuye Oyasin, ovvero Siamo UNO era proprio in funzione del fatto che siamo una famiglia, siamo tutti correlati, collegati attraverso una ragnatela di energia, ma siamo attualmente in uno stato Off Line e questo stato potrebbe diventare On Line se solo riusciamo a comprendere i benefici e le proprieta del DNA. Il DNA ci connette con la FONTE (Dio).
Massimo Fratini
“L’UNIVERSO CONNESSO DA TUBULI DI QUANTI DI LUCE
UNA STRUTTURA ENERGETICA FORMATA APPUNTO DA SUONO – LUCE”
LA DANZA COSMICA DI SHIVA
Fritjof
Capra, un fisico specializzato nel campo delle alte energie, nella
prefazione al suo libro Il Tao della fisica mette in luce svariati punti
di contatto tra la concezione taoista del cosmo e i principi fondanti
dell’attuale fisica subnucleare, ovvero quell’insieme di teorie
scientifiche sviluppatesi in opposizione alla fisica classica
newtoniana. I due temi fondamentali di questa concezione moderna della
fisica sono l’unità, l’interdipendenza di tutti i fenomeni e la
struttura intrinsecamente dinamica dell’universo. Anche l’antica
concezione orientale del mondo, cui Capra fa riferimento, era
essenzialmente unitaria e dinamica, e i principi di mutamento/movimento
ne costituivano il tratto essenziale.
Shiva è
anche chiamato Nataraja, il «Signore della Danza», la cui danza cosmica,
detta Tandava, è ciò tramite cui l’universo viene manifestato,
preservato e infine riassorbito. Essa è simbolo dell’eterno mutamento
della natura, dell’universo manifesto, che attraverso una danza
scatenata Shiva equilibra con armonia, determinando la nascita, il moto e
la morte di un numero infinito di corpi celesti. Nell’ambito
dell’iconografia più classica, il dio viene rappresentato con una folta
chioma, con quattro braccia (una per ogni punto cardinale), mentre
compie un passo di danza. Due delle braccia sono aperte, leggermente
piegate, una delle mani sorregge un tamburello, lo strumento musicale
con cui ritma la sua danza e l’altra una fiamma che rappresenta il fuoco
con il quale genera la distruzione. Shiva danza all’interno di un
cerchio di fuoco, raffigurato da tante piccole fiammelle, che
rappresentano il rogo del mondo. Schiaccia sotto il suo piede destro la
figura mitologica di un nano, il quale rappresenta l’oscuramento cui
sono preda gli esseri umani, e che solo il dio è in grado di dissolvere;
oscuramento dovuto all’illusione dell’esistenza di una qualche realtà
immutabile del mondo, che invece è solo transitoria (maya).
Quando
Shiva inizia a danzare, tutta la Terra trema, e la vibrazione si estende
a tutto l’Universo che, bruciando, si sgretola sotto il ritmo della
danza. L’Universo si dissolve e la sua energia diminuisce sempre di più
fino a concentrarsi in un singolo punto, questo punto lentamente si
dissolve, lasciando solo un tenue suono, una vibrazione primitiva, di
intensità sempre più debole, che alla fine si annulla disperdendosi nel
vuoto. E il vuoto rimane tale, fino al momento in cui il dio,
riprendendo la sua danza, decide di creare un nuovo Universo,
ripercorrendo in senso opposto tutti i passaggi della distruzione: il
ritmo della danza fa vibrare il vuoto, da cui scaturisce un suono, che
si concentra in un punto denso e di dimensioni infinitesime, il quale
continuando a vibrare, aumenta di dimensione fino ad esplodere in un
nuovo Universo. A questo punto, Shiva smette di danzare e la creazione è
compiuta. (non vi sembra la teoria del big-bang ante litteram?!)
Il
messaggio spirituale di tutto l’Induismo è l’idea che la moltitudine di
eventi e oggetti che ci circondano sono differenti manifestazioni della
stessa realtà ultima, detto Brahman, sorta di “energia” cosmica,
impersonale, inconoscibile, dalla quale si forma – per emanazione e non
per creazione – tutto l’universo. Confondere le diverse forme in cui
questi si presenta, senza percepire un’unità alla loro base, significa
ricadere nel cosiddetto «incantesimo di Maya», nell’illusione di pensare
le forme e le strutture attorno a noi come realtà della natura, anziché
frutti della mente umana, la quale misura e classifica.
La Teoria
della Relatività ristretta (Einstein, 1905), oltre a fondere insieme i
concetti di spazio e di tempo, ha dimostrato che la materia altro non è
che una forma di energia. La meccanica (o fisica) quantistica (Planck,
Bohr, Heisenberg, Schrödinger, Dirac e altri, 1900-1928) ha evidenziato
inoltre che, a livello subatomico, tale forma di energia è composta da
onde vibranti. Partendo da queste premesse, secondo Capra l’universo
sarebbe la manifestazione di un “campo” d’intelligenza universale, in
grado di dare origine, di far scaturire ogni forma della realtà.
Sulla
stessa convinzione si basa il Taoismo, che chiama tale realtà
soggiacente alle cose Tao, caratterizzata da un mutamento costante e
ciclico, di andata e ritorno tra due polarità opposte, lo Yin e lo Yang.
Questa caratteristica dinamica è rappresentata dal simbolo cinese
chiamato Tai Ji. I due punti nel diagramma corrispondono all’idea che
ogni volta una delle due forze arriva al suo massimo, contiene già in se
il seme del suo opposto.
Connessione del DNA con i Campi Morfogentici e l’Iperspazio
Le
ricerche dei biologi quantistici russi, Poponin e Gariaiev sul DNA
Fantasma, e sulla decodifica del 90% del Dna attraverso l’uso del
linguaggio, nonché gli studi di Fosar e Bludorf e del microbiologo
William Brown, sembrano suggerire una base biologica delle facoltà Psi o
delle facoltà ESP.
Si
ipotizza che attraverso cunicoli spazio-temporali magnetici il DNA si
connetta ai Campi Morfogenetici e all’Iperspazio, rendendo così
possibile la percezione di cognizioni anomale, ma anche connettendo
tutta l’umanità in rete. Si accenna anche a una possibile spiegazione
delle NDE (Near Death Experiences) sulla base di quanto proposto da uno
scienziato giapponese, Saitou Tadashi, sui cunicoli spazio-temporali.
Inoltre si fa un parallelo con quanto affermato nelle antiche scritture,
come la Kabbalah e il Sefer Yetzirah, mostrando che la Scienza e la
Religione stanno convergendo verso un punto di vista unificato.
Per chi
ancora credesse che i racconti inerenti le capacità psi o
parapsicologiche siano storie per persone ingenue e sprovvedute, non
supportate da alcun dato scientifico, devo disilluderlo. Negli ultimi
anni sono stati compiuti in tutto il mondo, anche per conto di
Prestigiose Università (in primo luogo Statunitensi e Sovietiche) e
Istituti di Ricerca, alcune decine di migliaia di studi scientifici,
rigorosi, documentati, seri e soprattutto ripetibili.
Tali studi
dimostrano in modo inconfutabile che la mente (umana ma anche animale),
possiede capacità di precognizione, telepatia,
chiaroveggenza,psicocinesi, guarigione, e tutta una serie di capacità in
grado di attingere conoscenze attraverso canali diversi e sconosciuti,
che non sono i normali sensi fisici.
In
particolare, ricordiamo i rigorosi ed interessanti studi riguardo alla
telepatia, alla precognizione, alla visione a distanza, del biologo
inglese Rupert Sheldrake , il quale ha ipotizzato per la prima volta ,
l’esistenza di “Campi Morfici” o “Campi Morfogenetici”, ed ha formulato
una “Teoria della Risonanza Morfica”, in grado di spiegare tutta una
serie di “anomalie” e di fenomeni che gli attuali paradigmi scientifici
non sono in grado di spiegare. Tale teoria è in grado di rispondere a
domande quali: “Come può un seme di trifoglio dar vita ad una pianta di
trifoglio, piuttosto che ad una quercia?” oppure: ” Come è possibile che
alcune scimmie confinate in un’isola del Pacifico, avessero imparato a
lavare le patate in mare per togliere la sabbia prima di mangiarle, dopo
che un numero considerevole di altre scimmie (con le quali non solo non
erano in contatto alcuno, ma dalle quali distavano centinaia di Km)
avevano imparato a farlo?” Ed ancora: “Come possono cani, gatti ed altri
animali domestici prevedere con assoluta precisione il ritorno dei
proprietari?” (Sheldrake, R., “La Mente estesa”, Urra, 2006)
Degni di
nota, sono anche gli studi di Dean Radin, autorevole scienziato
dell’Istituto di Scienze Noetiche di Petaluma, California, che ha
indagato telepatia, telecinesi, esperienze fuori dal corpo,
reincarnazione, precognizione, chiaroveggenza, ed ha condotto inoltre un
monumentale, rigorosissimo , documentato studio, denominato “The
Consciousness Project”, che studia gli effetti della coscienza di campo.
Tali studi sembrano suggerire che la Coscienza di molti individui,
orientata nella stessa direzione, possa addirittura alterare i fenomeni
meteorologici.
Inoltre,
recentemente sono stati declassificati migliaia di rigorosi studi
scientifici, condotti per oltre un ventennio da prestigiose Università
Statunitensi, per conto della Cia, riguardo la visione a distanza. Di
tali numerosi studi è stata commissionata una Meta-analisi, che fosse in
grado di dare un verdetto definitivo. Queste sono le parole dei
Professori Universitari incaricati della revisione e della Meta-analisi:
“La cognizione anomala è possibile ed è stata dimostrata”
Questa
conclusione non è basata sulla credenza, ma piuttosto su criteri
scientifici comunemente approvati. Il fenomeno è stato replicato in
varie forme in diversi laboratori e culture …
Credo che sarebbe uno spreco di preziose risorse continuare a cercare delle prove.
Nessuno
che abbia esaminato tutti i dati di tutti i laboratori, considerati come
un insieme complessivo, è riuscito ad indicare problemi metodologici o
statistici per spiegare i risultati costanti e in continua crescita
ottenuti fino a questo momento”.
Queste, le
parole a conclusione dello studio, della D.ssa Jessica Hutts, Docente
di Statistica presso l’Università della California di Davis , cui fanno
eco le conclusioni del Dr. Ray Hyman dell’Università dell’Oregon:
“Concordo
con Jessica Hutts sul fatto che le dimensioni dell’effetto riferite nei
recenti studi ganzfeld … non possono essere respinte come casuali, né
appaiono spiegabili da esperimenti multipli, distorsioni dovute al
problema del file-drower, verifiche statistiche inadeguate, o altri usi
erronei della deduzione statistica… Pertanto, accetto l’affermazione
della Professoressa Hutts secondo cui i risultati statistici degli
esperimenti Saic e altri test parapsicologici ‹‹sono ben al di là
dell’aspettativa casuale›› ” (Radin, D., “The Conscious Universe. The
Scientific Truth of Psychic Phenomena”, Harper Collins Publisher, 2009,
tr. It, “Fenomeni impossibili”, Macro Edizioni, 2012)
Pertanto,
non ci soffermeremo ad analizzare se i fenomeni ESP siano dimostrati o
meno, in quanto assumiamo come veri i risultati degli studi scientifici
condotti in tutto il mondo da qualificati Enti di Ricerca, nei
precedenti venti anni, e ai quali rimandiamo per ulteriori
approfondimenti; piuttosto, cercheremo di dare una risposta alla domanda
“Esistono basi biologiche o ipotesi sui meccanismi di azione di tali
fenomeni?” In altre parole, tutto ciò che sappiamo sulla nostra biologia
è in grado di spiegarci come tutto ciò possa avvenire?
Sorprendentemente la risposta è SI!
Vediamo come.
Negli anni
che vanno tra il 1985 e il 1995, 2 biologi quantistici russi, Vladimir
Poponin e Piotr Gariaiev, fecero una importante scoperta. Applicando le
regole del linguaggio e della semantica al DNA, riuscirono a decifrare
quel 90% del DNA, precedentemente ritenuto DNA spazzatura, in quanto non
si sapeva bene a cosa servisse, pertanto era ritenuto inutile.
Inoltre, i
due biologi russi osservarono un curioso effetto, che denominarono “DNA
Fantasma”. Scoprirono che un campione di DNA in vitro, ossia dentro una
provetta, aveva la capacità di attirare ed utilizzare una luce laser
coerente, inducendola ad avvolgersi a spirale sull’elica del DNA. Dopo
la rimozione del campione di DNA e di tutto il materiale, i fotoni
continuavano ad avvolgersi a spirale come se il DNA fosse ancora li.
L’effetto durava sino ad un mese. (Gariaev. P., Poponin, V., “Vacuum DNA
phantom effect in vitro and its possible rational
explanation”,Nanobiology,1995)
Queste scoperte diedero il via a tutta un’altra serie di scoperte scientifiche.
Una parte
cospicua del nostro DNA, ovvero quella definita erroneamente dalla
scienza “dna spazzatura” è composta da elementi genetici mobili
(trasposoni e retrotrasposoni) detti anche “DNA Saltellante”, in grado
di riscrivere e attivare – o disattivare- dei codici genetici.(Gage,
F.H. e A.R.Muotri, “What Makes Each Brain unique” Scientific American,
Marzo 2012). Un’altra parte delle regioni del genoma che non codificano
proteine, comprende delle sequenze di numero variabile che si ripetono
in tandem, denominate “DNA Satellite”.
Il
microbiologo William Brown ritiene che attraverso specifiche
disposizioni conformazionali, il DNA Satellite si interfacci con il
“Campo Morfico” (un campo di informazioni scoperto dal biologo inglese
Rupert Sheldrake). Varie conformazioni hanno una risonanza specifica con
questo e, dunque, sono in grado di sintonizzarsi su diversi programmi
di informazioni. Poiché il Dna satellite è molto specifico per ogni
individuo, ciascuno di noi si sintonizza su un modello morfogenetico
distinto ed esclusivo. Appare probabile che sia il DNA Saltellante, sia
il DNA Satellite si interfaccino con il campo Morfico, rispondendo così
alle alterazioni dello stato di coscienza dell’individuo… come
un’antenna frattale, il DNA interagisce con il vuoto/etere/campo del
punto zero, trasducendo l’energia di punto zero che interagisce con la
nostra coscienza. Una maggiore interazione fra il nostro DNA e le forze
di torsione e/o scalari nel vuoto potrebbe equivalere ad una coscienza
espansa, mentre una minore interattività darebbe luogo a una
consapevolezza contratta. Così “Certe disposizioni modulari del DNA
favorirebbero maggiormente la consapevolezza cosciente”. (Brown, W.,
“Risonanza Morfica e biologia quantistica”, Nexus n. 97, vol. 2,
aprile-maggio 2012; Murphy, B., “Il DNA spazzatura: una porta verso la
trasformazione”, Nexus n. 100, vol. 5, ottobre-novembre 2012).
Questo
significa che il nostro DNA è in grado, attraverso meccanismi
quantistici, di accedere a vari campi di informazioni, ricevendo quelle
che sono state definite dagli scienziati “cognizioni anomale”. E questa
capacità varia da individuo ad individuo, in base a stati diversi di
coscienza.
Il fisico
finlandese Matti Pitkänen ha formulato una teoria dell’Universo a otto
dimensioni, la geometrodinamica topologica (TGD), che crea un legame tra
la fisica e la biologia. Secondo la sua teoria, I cunicoli
spazio-temporali magnetici si fissano su sequenze del DNA fungendo da
canali di comunicazione, attraverso il meccanismo
dell’ipercomunicazione. (Pitkänen, M., “Whormholes and possibile new
physics in biological length scales”, Helsinki,1997)
Ricordiamo
che l’ipercomunicazione è una trasmissione di informazioni mediante
l’utilizzo di cunicoli spazio- temporali attraverso l’iperspazio ( che è
uno spazio sovradimensionale definibile dal punto di vista matematico,
di cui il nostro universo quadridimensionale costituisce una parte.
Nell’iperspazio non esistono né spazio, né tempo al di fuori del
continuum spazio-temporale). (Fosar G., Bludorf F., “Vernetze
Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega Verlag, 2001, tr..It.
“L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006)
L’importanza
del ruolo dei cunicoli spazio-temporali magnetici per il DNA del resto
appare anche negli studi di Luc Montagnier, premio Nobel per la
Medicina, il quale ha dimostrato che il DNA è in grado di
teletrasportarsi attraverso campi magnetici fissati nell’acqua. E un
campo magnetico che trasporta una informazione può essere anche un
cunicolo spazio-temporale magnetico. (Montagnier L., Aïssa J., Ferris
S., Montagnier J.-L., Lavallee C.,“Electromagnetic Signals Are Produced
by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial DNA Sequences”.
Interdiscip Sci Comput Life Sci, 2009; 1: 81-90).
”
tunnel spazio temporali o stargate, collegano aree completamente diverse
dell’Universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al
di fuori dello spazio e del tempo”
Per
Grazyna Fosar e Franz Bludorf, il DNA è anche in grado di aprire dei
fori nello spazio-tempo, spalancando una finestra e creando dei cunicoli
magnetizzati nel tessuto dello spazio, “dei tunnel che collegano aree
completamente diverse dell’Universo e attraverso cui si possono
trasmettere informazioni al di fuori dello spazio e del tempo. Il DNA
attrae queste informazioni e le trasmette alla nostra coscienza” (Fosar
G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega
Verlag, 2001, tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro
edizioni, 2006)
Per questi
autori, il Dna è in grado di comunicare direttamente con i cunicoli
spazio-temporali. “Tutti i risultati indicano che, rispetto alla
comunicazione, il DNA non è soggetto a nessuna limitazione.
L’ipercomunicazione… costituisce un’interfaccia con una rete aperta –
una rete di coscienza o di vita. Proprio come Internet, Il DNA può
immettere i propri dati in questa rete, richiamare dati da questa rete
ed entrare in contatto con altri utenti della rete… ma non è affatto
limitato alla propria specie … anche esseri viventi diversi possono
scambiarsi le informazioni genetiche. L’ipercomunicazione è quindi una
prima interfaccia scientificamente dimostrabile tramite la quale le
diverse forme di intelligenza dell’universo sono collegate fra loro”.
(Fosar G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”,
Omega Verlag, 2001, tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA”
Macro edizioni, 2006)
Ciò
sarebbe in grado di spiegare, oltre che la ricezione di “cognizioni
anomale”, quali la percezione di eventi futuri o precognizione ad
esempio, anche i fenomeni che sono stati riferiti da persone che hanno
avuto una NDE o Esperienza di Premorte.
Secondo
uno scienziato giapponese dell’Università di Hiroshima, Saitou Tadashi,
quando moriamo ci spostiamo in un altro Universo, attraverso cunicoli
spazio temporali o buchi neri di Kerr, il che spiega la percezione di
cadere velocemente dentro a un tunnel e il rumore percepito dalle
persone che hanno avuto una esperienza di premorte, simile a un fischio o
a un sibilo. (Saitou, Tadashi, “Through the wormhole into the other
universe. : On tunnels in near death experiences”, Hiroshima
Departmental Bulletin Papers, 2006).
Queste
ipotesi scientifiche e ricerche, confermano quanto sostenuto nella
Kabbalah, quando si afferma che il comportamento di ognuno di noi può
contribuire alla salvezza o alla dannazione di tutta l’umanità. (Dan,
J., “La cabbalà”, Mondolibri, Milano, 2006), Infatti, essendo tutti noi
collegati “in rete” attraverso le emanazioni elettromagnetiche dei
nostri DNA, che, secondo Brown agirebbero come antenne frattali e
antenne elicoidali, mediante questa connessione elettromagnetica, ognuno
di noi può immettere dati nel campo unificato della coscienza umana e
al contempo, ognuno di noi è influenzato dai dati che altri esseri
umani, tramite il loro DNA hanno immesso nel medesimo campo. Inoltre
sembra degno di nota il fatto che nel Sefer Yetzirah, il libro della
creazione, si afferma che tutto il mondo è stato creato attraverso le
lettere dell’alfabeto: “Le ventidue lettere Fondamentali, le incise, le
plasmò, le combinò, le soppesò, le permutò e formò con esse tutto il
Creato e tutto ciò che c’è da formare nel futuro.
Le
ventidue lettere Fondamentali, le incise con la Voce” (“Sefer Yetzirà,
libro della formazione”, Atanor, 2000). Quest’ultima affermazione è
veramente sorprendente, se si considera che gli scienziati hanno
dimostrato che il DNA si riproduce, produce le proteine ed agisce,
attraverso il suono ed è da esso modificato e influenzato (in un
incredibile esperimento, Poponin e Gariaiev hanno trasformato un
embrione di rana in una salamandra, inviando dei suoni specifici al DNA.
(Gariaev, P:, Volnovoj genetičeskij kod,Mosca,1997). Inoltre, inviando
delle Radiofrequenze a cellule di cuori infartuati, in Italia il
Professor Carlo Ventura è stato in grado di indurre cuori danneggiati a
ricreare le parti necrotizzate lese (Maioli, M., Rinaldi,S.,
Santaniello,S., Castagna,A., Pigliaru,G.,Gualini,S., Fontani,V.,
Ventura, C., “Radiofrequency Energy Loop Primes Cardiac, Neuronal, and
Skeletal Muscle Differentiation in Mouse Embryonic Stem Cells: A New
Tool for Improving Tissue Regeneration”, Cell Transplantation, Volume
21, Number 6, 2012 , pp. 1225-1233(9)). Inoltre, ad ulteriore conferma
di quanto asserito nel Sefer Yetzirah, ricordiamo che i linguisti russi
guidati da Gariaiev hanno dimostrato che il DNA usa ed è influenzato dal
linguaggio, ossia dalle lettere dell’alfabeto.
Lentamente,
ma inesorabilmente la Scienza sta avvicinandosi sempre più a dare
spiegazioni per fenomeni che, tutto sommato, sono piuttosto comuni. Si
stima che nel mondo parecchi milioni di persone abbiano sperimentato
percezioni paranormali (Secondo la Gallup & Proctor Foundation il 5%
della popolazione Nordamericana ha avuto una NDE, il che corrisponde a
otto milioni di persone, nella sola America del Nord, (Gallup G.,
Proctor W., “Adventures in Immortality: A look Beyond the Threshold of
Death”, Mc Graw-Hill, New York, 1982) , stiamo parlando di uno studio
compiuto prima del 1982 e solo per quanto riguarda le NDE, senza
considerare tutti gli altri fenomeni e una data più recente!)
Le ultime ricerche sul DNA sembrano essere le più promettenti in tal senso.
Per concludere con le parole di Fosar e Bludorf:
“L’ipercomunicazione
definisce un’interfaccia con una rete aperta, cioè in linea di
principio illimitata, che include tutte le forme di intelligenza
dell’Universo… Se riuscissimo a vivere con maggior consapevolezza la
coscienza di gruppo della nostra specie – quella umana – potremmo
ricevere queste informazioni in maniera sempre più autentica… Le
prestazioni di cui sono capaci in gruppo gli animali… ci danno solo una
pallida idea di cosa potrebbe raggiungere un giorno l’umanità se unisse
le sue forze” .
Redazione Segnidalcielo
BIBLIOGRAFIA:
Brown, W., “Risonanza Morfica e biologia quantistica”, Nexus n. 97, vol. 2, aprile-maggio 2012
Dan, J., “La Cabbalà”, Mondolibri, Milano
Fosar G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega Verlag, 2001, tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006
Gage, F.H. e A.R., Muotri, “What Makes Each Brain unique” Scientific American, Marzo, 2012
Gallup G., Proctor W., “Adventures in Immortality: A look Beyond the Threshold of Death”, Mc Graw-Hill, New York, 1982
Gariaev, P:,” Volnovoj genetičeskij kod”, Mosca,1997
Gariaev. P., Poponin, V., “Vacuum DNA phantom effect in vitro and its possible rational explanation”, Nanobiology,1995
Maioli,M., Rinaldi,S., Santaniello,S., Castagna,A., Pigliaru,G., Gualini,S., Fontani, V., Ventura, C., “Radiofrequency Energy Loop Primes Cardiac, Neuronal, and Skeletal Muscle Differentiation in Mouse Embryonic Stem Cells: A New Tool for Improving Tissue Regeneration”, Cell Transplantation, Volume 21, Number 6, 2012 , pp. 1225-1233(9)
Montagnier L., Aïssa J., Ferris S., Montagnier J.-L., Lavallee C., “Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial DNA Sequences”, Interdiscip. Sci. Comput., Life Sci, 2009; 1: 81-90
Murphy, B., “Il DNA spazzatura: una porta verso la trasformazione”, Nexus n. 100, vol. 5, ottobre-novembre 2012
Pitkänen, M., “Whormholes and possibile new physics in biological length scales”, Helsinki,1997
Radin, D., “The Conscious Universe. The Scientific Truth of Psychic Phenomena”, Harper Collins Publisher, 2009, tr. It, “Fenomeni impossibili”, Macro Edizioni, 2012
Saitou, Tadashi, “Through the wormhole into the other universe. : On tunnels in near death experiences”, Hiroshima Departmental Bulletin Papers, 2006).
“Sefer Yetzirà, libro della formazione”, Atanor, 2000
Sheldrake, R., “La Mente estesa”, Urra, 2006
riferimenti:
fonte
fonte
Fonte originale: www.segnidalcielo.it
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